Che hora è?

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Che hora è?

Che hora è?

(doc, 52′, col, HD – 2012)
di Giacomo Mondadori
Nel novembre 2010 il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, in collaborazione con la Casa della Carità, avvia un progetto formativo ideato da Arnoldo Mosca Mondadori, dedicato ai bambini e ragazzi ROM con problemi di integrazione. Si tratta di corsi gratuiti di violino e fisarmonica tenuti da diplomati e diplomandi del Conservatorio. Le attività didattiche coinvolgono 24 tra bambini, adolescenti e giovani.
Alla fine dell’anno scolastico 2010-2011 viene organizzato un concerto nella prestigiosa Sala Verdi: una performance che ha visto il tutto esaurito. Alcuni dei violini con cui i ragazzi hanno suonato sono stati costruiti dai detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera, che stanno studiando per diventare liutai professionisti.
A marzo 2012, Eduard Ion è stato il primo ragazzo del programma ad aver superato gli esami per l’ammissione al Liceo del Conservatorio, che frequenterà a partire da settembre 2012. Questo è un progetto in cui integrazione, musica e bellezza trovano una sinergia dagli esiti straordinari.
In the month of November 2010, the Giuseppe Verdi Conservatory in Milan, in co-operation with the Casa della Carità, started an educational project, planned by Arnoldo Mosca Mondadori, aimed at Roma kids and teenagers facing integration issues.One year of free lessons of violin and accordion, culminating in a big concert organized in the Sala Verdi.

Trasmesso da CLASSICA HD – http://www.mondoclassica.it/

http://http://www.casadellospiritoedellearti.org/

«Il film è bellissimo, emozionantissimo, utilissimo. Realizzato con uno sguardo raro, con una sensibilità che sa penetrare il cuore al di fuori da ogni retorica. Un film di una valenza didattica enorme. Dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole per i bambini, gli adolescenti, i giovani e, soprattutto, i loro genitori.»

Pupi Avati

le prove

il maestro e l'allievo

note di regia

Ho cominciato ad assistere alle lezioni dei ragazzi al Conservatorio i primi di ottobre 2011, un paio di mesi prima del concerto. In punta di piedi, guardandomi intorno, cercando di ‘sentire’ quel che mi circondava. Fin dalle prime volte, mi sono accorto di trovarmi in una situazione del tutto fuori dal comune, con un’energia talmente forte, in un’atmosfera così intensa e lontana dalla realtà cinica di una grande città.
Le prima volte sono andato da solo con la mia camera, poi ho portato il direttore della fotografia, infine ci siamo presentati col fonico. Sempre con lo stesso approccio del primo giorno: osservare e documentare ciò che avveniva, senza forzare in alcun modo le cose o ‘suggerire’ le situazioni.
Questo metodo ha funzionato quasi da subito perché i ragazzi non si sono mai sentiti in soggezione davanti alle telecamere. Peraltro abbiamo avuto la fortuna di girare in una situazione dove le energie e l’adrenalina di tutti erano rivolte a un obiettivo piuttosto impegnativo: suonare in una cattedrale della musica, la Sala Verdi. Abbiamo ripreso le lezioni, le prove, le generali, il concerto, il backstage e realizzato interviste alle persone che hanno reso possibile questo progetto. Il materiale consisteva in una trentina di ore di girato, che abbiamo visionato e selezionato dovendo anche rinunciare a lezioni e performance molte suggestive.
La cosa che mi ha colpito di più durante la selezione stata la dedizione dei ragazzi. Lo studio della musica associato alla loro energia, oltre a un talento davvero notevole, hanno costituito un connubio dirompente. Il progetto ha dato vita a un’esperienza che ha cambiato un po’ tutti, ma soprattutto la vita dei ragazzi, che dopo il concerto sembrano più consapevoli del proprio talento e di come quest’ultimo possa essere esaltato da una migliore conoscenza della musica.
L’obiettivo di  Che hora è? è quello di raccontare tutta questa vicenda umana, sociale e musicale, ma anche di trasmettere parte di questa energia esplosiva che ha accompagnato il progetto in tutte le sue fasi. Spero di esserci riuscito, almeno in piccola parte.
I started observing the children’s lessons at the Conservatory at the beginning of October 2011, a couple of months before the concert. Discreetly, looking around, trying to “feel” what surrounded me. From the start, I realised that I had found myself in an extraordinary situation, with a very strong energy and an intense atmosphere, very far from the cynical reality of a big city. Initially I went on my own, with only my own camera, then I brought the cinematographer with me, and eventually the sound technician. I kept the same approach as the first day; observe and record what was happening, without forcing anything or “suggesting” different scenarios. This approach was immediately successful, since the kids never felt intimidated by the camera. We were also lucky enough to shoot in an environment where everyone’s energies and adrenaline were focussed on a rather challenging goal: playing in one of music’s sacred places, the Sala Verdi. We shot during the lessons, the rehearsals, including the general rehearsal, the concert and the backstage and we interviewed those who made this project possible. The material included approximately thirty hours of footage, which we have viewed and selected, having to keep out some very compelling lessons and performances. What really struck me during the selection was the kids’ dedication. The study of music, combined with their energy and remarkable talent, contributed to a powerful mix. The project helped create an experience that has changed almost everyone, particularly the kids, who, following the concert, seem more confident about their talent and how this can be enhanced by a deeper knowledge of music.
The goals of “Che hora è? / On the road of music” are telling this human, social and musical story and also convey part of this explosive energy that has characterized this project in all its stages. I hope my attempt was successful, at least partially.

note di produzione

“Che hora è?” nasce come un documentario sociale low budget, con una troupe ridotta all’osso (2 camere e fonico) ma con un’attenzione speciale nei confronti del suono, che in un progetto come questo doveva essere il migliore possibile.
Abbiamo girato in una decina di giorni nell’arco di un paio di mesi – specialmente di sabato, durante le lezioni –, per documentare la crescita musicale dei ragazzi e mostrare i preparativi del concerto.
L’unica scena di fiction è l’esibizione di Eduard e Leonard, proposta all’inizio del film a mo’ di teaser, e quella dei due fratelli che si esibiscono con il maestro Sandro Cerino. Era un modo per parlare di loro in termini visibili, reali, e raccontare la vita di tutti i giorni: i violini, il Duomo, la gente, il casino, la difficoltà di potersi esibire in pubblico.
La post-produzione si è rivelata lunga perché il materiale era tanto e la durata del documentario non doveva essere eccessiva. La selezione ha richiesto tempo in quanto avevamo molti temi delicati da trattare, non ultimo la storia dei carcerati di Opera, che andava raccontata senza tralasciare informazioni e particolari importanti.

il concerto

eugenio finardi

teaser

production notes

“Che hora è?” started as a low cost social documentary, with a small crew (2 cameras and a sound technician), but with a special focus on sound, which had to be the best possible for this type of project.
We shot for approximately ten days over a two-month period, especially on Saturdays, during the lessons, to record the kids’ musical growth and show their preparation to the concert.
The only fictional scenes are the performances by Eduard and Leonard, shown at the beginning of the movie as a kind of teaser and that of the two brothers playing with Sandro Cerino. It was a way to talk about them in visible and real terms and tell their everyday lives: the violins, the Duomo, the people, the chaos, the difficulties related with performing in public spaces.
Post-production required a long time because the footage was extensive and we did not want the documentary to last too long. The selection required some time since we dealt with some delicate issues, including the story of Opera inmates, which had to be told without leaving out important information and details. Despite the low budget, all those who have worked for the documentary have given their best for this small movie that talks about social exclusion, talent and hope.

Photo by ©Ornella Sancassani

Credits

CHE HORA È?
Written and directed by GIACOMO MONDADORI
Cinematography BRUNO PAPPALETTERA
Sound and mix RICCARDO MILANO
Editing and graphics ISABEL BRISKORN
Cameramen BRUNO PAPPALETTERA GIACOMO MONDADORI ISABELLA BRISKORN
Music arranged and directed by ALESSANDRO CERINO
Colorist TOMMASO FERABOLI
Sound mix recorded at OMNIBUS STUDIO (Milan)
with:
Adrian (Tudor) Tanasie – accordion, Albert Iancu- accordion, Albert Ion – violin, Alex Danciu – violin, Ciprian Badenau – violin, Daniel Tanasie- accordion, Eduard Ion – violin, Edward Ion – clarinet, Francesco Danciu- accordion, Giani Costantin – violin, Isabella Tanasie – dancer, Laura Costantin – violin,  Leonard Linca Ion – violin, Lilli Tanasie – accordion, Lorena Ion – violin, Luigi Nicolae – violin, Luis Mihai- accordion, Marius (Luis) Nicolae- accordion, Patrizio Alimanitu – violin, Rasvan (Leo) Ilie – accordion, Rebecca Tanasie – dancer, Roxana Tanasie – dancer, Sara Costantin – violin, Sergiu Mihai – violin, Vasile Lautaru – violin
Teachers
Pietro Boscacci – violin, Marta Pistocchi – violin, Caterina Flores – viol , Francesco Moretti – accordion, Loris Facchin – accordion
Orchestra
Sandro Cerino – alto and soprano saxophone, flute, Alessio Scanziani – cello ,Stefano Grassi – double bass, Seba Bubba Sempio – drums
Liuthers Opera prison
Tahiri Elton, Meta Erjurgen, Fabrizio Fornara, Maurizio Fossati, Nicola Petrillo, Cirino Tropea
and with
Maria Alimanitu, Don Virginio Colmegna, Clive Cueto, Federica Dellacasa, Olivia Kwong
Ciro Menale, Arnoldo Mosca Mondadori, Alessandro Pellarin, Marco Seco, Emanuela Valente
special appearance by
Eugenio Finardi, Sonia Bo
Music
Flight of the Bumblebee (Il Volo del Calabrone) (N.Rimsky-Korsakov), Besame Mucho (C.Velasquez), My Manea (A. Cerino), Por una Cabeza (C.Gardel – A.Le Pera), Estate: parte prima (A.Vivaldi), Hora staccato (Traditional), Lume Lume (Traditional), Canone in Re (J.Pachelbel), Aria Invernale (A.Cerino), Memorie Gitane (A.Cerino), Hora Martisorului (Traditional), Aria Estiva (A.Cerino).
Special thanks to Mrs Marisa Baldoni and to the Education Ministry, who have believed in this project from the start and have helped the Giuseppe Verdi Conservatory in Milan to start it and lay the foundation for the future.
We thank all our friends and public and private institutions that have joined “On the road tomusic” and kept following this project and providing their support.

il trailer

Photo by ©Lorenzo Passoni
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