Bobby Fischer against the world

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Bobby Fischer against the world

Bobby Fischer against the world

«Di gente come Bobby Fischer ne nasce uno ogni secolo.»

Sandro Veronesi

il film

di Liz Garbus

Un bambino prodigio diventato uomo di fronte a una scacchiera, una super star otto volte consecutive campione americano e poi campione del mondo, bandiera degli Usa negli roventi della Guerra Fredda e infine nemico pubblico, senza passaporto, dignità e diritti.

il libro

Un tempo, una vita a cura di Giacomo Mondadori

Che cosa è successo a Bobby Fischer dopo la vittoria ai Mondiali? Vittorio Giacopini ci propone, di quegli anni, una rievocazione suggestiva, in cui fatti e personaggi sono reali ma “tutto il resto è invenzione, fantasia, interpretazione arbitraria, tradimento”.
Il libro contiene un racconto di Sandro Veronesi, Bobby Fischer, cronaca della “Rivincita del XX secolo”, tra il giocatore americano e il sovietico Spasskij, avvenuta nel 1992; Liz Garbus racconta la genesi e lo sviluppo del film, mentre i critici Alberto Crespi e Nanni Delbecchi analizzano lo “shining” del campione.

La sfida del secolo: Fischer vs. Spasskij

«Gli scacchi sono una guerra sulla scacchiera. L’obiettivo è distruggere la mente dell’avversario

Bobby Fischer

Non vedo l’ora di giocare

(short, 10′, 35 mm, b/n)
regia di Giacomo Mondadori, con Cecilia Dazzi, Camilla Diana, Lorenzo Rossi
Questo è la mia versione di Bobby Fischer, un personaggio che mi ha sempre incuriosito e spiazzato, sia nel periodo di massimo fulgore, sia negli anni in cui ‘scomparve’ dal mondo, fino ai suoi ultimi mesi trascorsi in Islanda, a Reykjavìk, dove aveva vinto i campionati mondiali di scacchi nel 1972.
Racconto un breve e incisivo aneddotto sull’infanzia di un bambino di nove anni, che mostrava capacità mnemoniche impressionanti, al di fuori del comune.
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